LE DONNE: ESSENZA DELL’UMANITÀ’

Il 25 novembre di ogni anno si celebra la Giornata internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne, istituita dall’Assemblea generale delle Nazioni Unite nel 1999.

Il 25 novembre noi studenti delle classi quinte abbiamo presenziato ad un’iniziativa didattica da remoto, un progetto di “Rete, Scuola e Territorio” sulla giornata di sensibilizzazione contro la violenza sulle donne. All’incontro è intervenuta inizialmente Francesca Briani (avvocato e assessore alle pari opportunità del Comune di Verona), che ha ricordato la forte incidenza del femminicidio, della violenza fisica, psicologica e sessuale nei confronti delle donne. Successivamente ha preso la parola l’avvocato Sabrina de Santi che, attraverso alcuni riferimenti storici, ha messo in luce il ruolo della donna nel passato.  Poi è intervenuto Gianpaolo Trevisi, direttore della scuola di Polizia di Peschiera del Garda, autore del libro “L’amore che non è”. In questo libro si raccontano brevi storie di donne che hanno denunciato la violenza subita. Storie di violenza e di follia maschile di cui Gianpaolo è venuto a conoscenza grazie al suo lavoro nella polizia.

Questa iniziativa mi ha fatto capire che il 25 novembre é una giornata molto importante. Tutti i giorni si dovrebbero ricordare le donne, che sono una colonna portante per l’intero pianeta. Molto spesso le donne vittime di violenza si sentono sole, sono convinte che nessuno possa aiutarle e capire quello che stanno subendo. Perciò sottolineare la gravità di questo problema, sempre più comune al giorno d’oggi, e far sì che sempre più persone ne conoscano le cause è fondamentale. Sofia Castioni, 5F

Secondo il mio parere l’intervento di Gianpaolo è stato quello più significativo. I suoi racconti mi hanno rattristata molto, ma mi hanno fatto capire più concretamente questo problema. Sono convinta che ognuno di noi deve fare la propria parte, imparando ad ascoltare e se necessario ad aiutare queste donne perché si allontanino da uomini malvagi. Bisogna far capire che la loro storia d’amore in realtà non è una storia d’amore, ma una storia in cui l’uomo considera la donna di sua proprietà. Lara Mazo, 5F

Come dice la canzone “It’s a man’s man’s man’s world” di James Brown del lontano ’66, l’uomo è colui che va a lavorare e detiene il merito di tutte le invenzioni.  Il testo della canzone si conclude poi dicendo che un uomo sarebbe perso senza una donna che lo sostenga. Questa gestione dei ruoli, ovvero l’uomo che lavora e la donna che si prende cura di lui e della famiglia, è sempre stata alla base della nostra società: il cantante vuole appunto sottolineare queste discriminazioni di genere, ora più attuali che mai.  Valentina Marconi, 5F

Messaggi dolorosi ma significativi sono trapelati dalle parole di Trevisi, puntando dritto al nostro cuore. Ad ognuno di noi è rimasto dentro qualcosa di davvero importante. Solidarietà e tristezza, le emozioni che più hanno preso il sopravvento in me alla fine dell’incontro. In un mondo dove è l’apparenza quella che più ha importanza, ignoriamo la vulnerabilità che ogni donna possiede. La ragione della vulnerabilità è frutto degli stereotipi che le vengono dati e della maniera in cui viene trattata. – Adelaide Bacco, 5F

Rassegna a cura della prof.ssa Caterina Eramo

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