LUDOVICO, UNO DI NOI (seconda uscita)

Pensieri della 4B a partire dall’Orlando Furioso

“L’ironia ti salverà la vita” (F. Mannoia, In viaggio, 2012) E’ questo il verso di una canzone dedicata a una figlia che sta partendo per “il viaggio della vita”, a cui vengono dati dei consigli su come dirigersi da sola, in mezzo a gente nuova, in un mondo diverso da quello delle origini. Si può dire che, magari non in senso letterale, ma nel suo significato forse più profondo, l’affermazione “l’ironia salva la vita” è valida, perché dipende tutto da come si prendono le cose, belle o brutte che siano, da come noi reagiamo a queste vicende. Io mi ci ritrovo molto in questo stile ‘ariostesco’ (l’abbiamo visto nell’Orlando furioso, dove i famosi cavalieri di Carlo Magno, che dovrebbero combattere solo per la fede e il loro re, fanno il contrario: si innamorano di una infedele, Angelica, disertano il combattimento, perdono il cavallo o l’armatura e, alla fine, anche la testa. Appaiono senz’alto ridicoli, ma simpatici). A me, quando succede qualcosa di negativo, riesce di rimanere serio solo per i primi minuti, ma dopo ci scherzo sopra e prendo un po’ tutto sul ridere. L’ironia serve a non abbattersi, a superare il dramma e riuscire ad andare avanti. Gabriele

Se l’ironia ha salvato vita e opera di Ludovico Ariosto, con me, invece, ha avuto l’effetto opposto: non me l’ha rovinata, ma sicuramente peggiorata la vita, perché sono permaloso. Dipende dalla mia insicurezza, ma preferisco che non si usi l’ironia in un contesto dove si parla di me. Non la voglio abolire, ma è necessario trovare un equilibrio e riconoscere il momento opportuno in cui usarla. Grazie all’ironia adesso non riesco più a distinguere un complimento da uno scherzo. Omar

Attenzione: l’ironia può sfociare in sarcasmo, quando si vuole ferire, screditare qualcuno, e allora non è una cosa buona. E’ positiva, invece, in quei momenti in cui sta accadendo qualcosa di diverso da ciò che si era previsto. Ad esempio la settimana scorsa, Anna, una mia amica, mi raccontava di essere super in ansia perché il ragazzo con cui si stava vedendo le aveva dato improvvisamente appuntamento e lei temeva fosse per chiederle di stare insieme, cosa che invece lei preferiva posticipare. In realtà lui aveva voluto quell’incontro per lasciarla ancora prima che la storia cominciasse! Così Anna, tornata da me, piangeva e io…ironizzai, perché altro non sapevo fare e questo si rivelò perfetto! Il risultato fu che a momenti di tragedia si alternavano risate di disperazione. Molti contestano questo modo leggero di prendere le cose perché lo ritengono poco maturo e un venir meno alla realtà; ma tante volte quel che è fatto è fatto e piangere per qualcosa che non possiamo cambiare mi sembra inutile, perciò tanto vale buttare tutto in “vacca” e farsi una risata. In conclusione mi sento di poter affermare che l’ironia ci salverà la vita perché non ci farà cadere nella drammaticità dei problemi che proprio la vita pone sul nostro cammino. Giulia

La pandemia, per me come per molte altre persone, è stato un periodo pesante, fino a quando non cominciai a prendere anche quell’esperienza con più leggerezza, scherzandoci su, per quanto si potesse. Da allora penso che sia vero che l’ironia possa salvare la vita, renderla migliore. Ci sono persone, invece, che non sanno scherzare senza trasformare la battuta in una lezione di vita. Non vorrei mai vivere le mie giornate in un mondo senza ironia, pensando solo ad andare avanti senza fermarmi a condividere un po’ di spensieratezza. Megan

Non su tutto si può ironizzare e la battuta eccessiva non sempre strapperà una risata. Questo tipo di umorismo si chiama black humor ed è diffuso soprattutto sui social, dove vengono fatti anche dei meme. Il pericolo di questo fenomeno è che fa perdere la sensibilità verso determinati temi. Soprattutto i più giovani non potranno mai capire la gravità di certi fatti o situazioni. Faccio un esempio: Sai perché la torre di Pisa è inclinata?  Perché ha riflessi migliori delle torri gemelle. Pietro

L’ironia è sempre stata il mio punto di forza; a volte, però, mi rendo conto di esagerare, ma questo non tanto con lo scopo di offendere, ma di essere notata. Per molti anni della mia vita sono risultata quasi invisibile agli occhi delle persone che mi circondavano, oppure di essere “calcolata” solo per secondi fini. Ciò mi ha portato quindi ad avere una scarsa considerazione di me stessa e a pensare che il problema fossi io e il mio modo di pormi. Perciò ho cominciato ad usare l’ironia come autodifesa, soprattutto per dimostrare che avevo anch’io qualcosa da offrire. Allo stesso tempo, però, non mi rendevo conto che stavo solo cercando di piacere agli altri. Posso quindi dire che l’ironia mi ha da una parte salvata, ma dall’altra falsificata. Gemma

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